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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, mezza Umbria è zona rossa: ecco regole e restrizioni dall’8 al 21 febbraio

Scuole chiuse, niente attività nei parchi e stop ai distributori automatici. Nell’ordinanza della Regione anche sei comuni del ternano

L’incremento dei contagi e la presenza in Umbria delle due varianti (brasiliana e inglese) al Coronavirus fanno scivolare mezza regione in zona rossa. Regole e restrizioni interesseranno tutta la provincia di Perugia e sei comuni del territorio ternano (Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione, San Venanzo) in cui l’incidenza del virus desta preoccupazioni. Le limitazioni entrano in vigore da domani, lunedì 8 febbraio, e saranno valide almeno fino al 21 febbraio prossimo. Il resto del territorio regionale sarà ancora in zona “arancione”, ad eccezione di alcuni provvedimenti contenuti nella stessa ordinanza firmata dalla governatrice Donatella Tesei.

L’ordinanza, oltre alle norme Dpcm del 14 gennaio della fascia rossa, prevede che nei comuni sopra specificati saranno sospesi tutti i servizi socioeducativi per la prima infanzia – fino a 36 mesi di età -   pubblici e privati e i servizi educativi delle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, mentre le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, svolgeranno esclusivamente le lezioni con modalità a distanza (dad). Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Negli stessi comuni è disposto il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata; il divieto di distribuzione di alimenti e bevande, mediante sistemi automatici (distributori automatici) che affacciano nelle pubbliche vie per l’intera giornata; il divieto di svolgimento delle attività sportive e ludiche di gruppo, nei parchi ed aree verdi, nonché il divieto di utilizzo delle aree gioco dei medesimi.

Per tutto il territorio regionale, invece, sono sospese le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto nonché lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale sia al chiuso che in spazi aperti, per gli atleti che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche ed amatoriali degli sport di squadra e di contatto (nelle zone a maggiore restrizione – i comuni dunque sopra indicati - sono vietati allenamenti e preparazione anche per gli sport le cui attività di gare e competizioni siano temporaneamente sospese in base ai provvedimenti e disposizioni delle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva).

Il provvedimento sarà suscettibile di modificazioni in ragione dell’eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche.

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